È convinzione comune che i gatti siano animali asociali; in realtà lo sono, ma il loro sistema sociale differisce da quello dei cani domestici. I gatti infatti non sono stati sottoposti allo stesso livello di selezione artificiale cui sono stati sottoposti i cani, né hanno subito uno sviluppo specifico di razza per eseguire mansioni specifiche.
Il gruppo sociale
L’unità centrale della comunità sociale felina è quella che comprende la gatta ed i suoi gattini. Lo svezzamento si realizza tra le 5 e le 8 settimane, sebbene sia possibile che alcuni gattini proseguano anche molto più tardi più per un aspetto sociale che nutritivo.
In condizioni di libertà, i gattini resteranno con la madre o all’interno dell’esteso gruppo sociale di cui la madre fa parte per i primi 12-18 mesi di vita. I maschi lasciano il gruppo prima della maturità sociale (2 – 4 anni) più comunemente delle femmine. In condizioni di libertà possono trovarsi diverse generazioni di femmine imparentate tra loro ed esse possono fornire ai giovani un certo grado di assistenza “comunitaria”.
La formazione della personalità
La paternità è un fattore importante nella determinazione della personalità dei gatti. I gatti maschi audaci, socievoli e di buon carattere sembra che generino gattini di personalità simile alla loro. Il meccanismo genetico alla base di caratteri “timidi” o “scontrosi”, nei quali nessun tipo di trattamento da parte dell’Uomo è in grado di modificare qualcosa, è scarsamente conosciuto.
Favorire esperienze precoci
Il ruolo dell’esperienza riveste comunque una posizione chiave. Infatti i gattini maneggiati tra le 2 e 7 settimane di età dalle persone sono più amichevoli verso al gente, possiedono maggiori capacità e possono avere meno problemi con alcune forme di aggressività.
Un maneggiamento precoce può aumentare l’effetto paterno verso una propensione ad esplorare. Tra le 12 e 14 settimane di età, i gattini passano dal gioco sociale alla lotta sociale ed ad un gioco più predatorio. Uno svezzamento precoce affretterà tale cambiamento.
La marcatura del territorio
Nei tempi antichi i gatti facevano uso di terreni aperti, con buon drenaggio e molto riflettenti per l’eliminazione. Questo comportamento innato può rispecchiare le loro origini nordafricane. I gatti possono graffiare il substrato prima, dopo o per nulla quando si dedicano all’eliminazione e possono graffiare il substrato prima, dopo o per nulla quando si dedicano all’eliminazione. È possibile che scavino per coprire le urine o le feci.
Tutti questi comportamenti eliminatori rappresentano varianti del comportamento “normale”. Lo spruzzare è l’atteggiamento di deporre urina su una superficie verticale attraverso il lancio di un flusso sparso di liquido che è abitualmente accompagnato da elevazione e tremolio della coda, e se possibile, dall’atto di pestare con le zampe. Lo spruzzare è la forma più comune del comportamento di marcatura, tipico dei felini. La marcatura con urine, il vagabondaggio e la lotta con altri gatti sono comportamenti influenzati tutti dagli ormoni. La sterilizzazione, in particolare la castrazione, è in grado di ridurre o prevenire il verificarsi di questi problemi. I gatti sono fortemente condizionati dal ruolo dell’odore nel loro ambiente e marcano con le urine, con le feci e con le secrezioni sebacee.
Problemi comportamentali
I più comuni problemi comportamentali del gatto sono associati all’eliminazione e l’ansia può giocare un ruolo nel loro sviluppo. Altri problemi comportamentali implicano l’aggressività o l’iperestesia, da intendersi come risposta tattile in eccesso rispetto a quella giustificabile da stimoli esterni.